Pali battuti in ghisa

Rapidità, semplicità affidabilità

Dal 1998 realizziamo un sistema di pali duttili per il sostegno di fondazioni speciali denominato TRM che utilizza tubi ottenuti da colata centrifugata in ghisa duttile a grafite sferoidale. Questo nuovo materiale offre resistenza e duttilità eccezionali. 

L’assoluto punto di forza è il minor costo rispetto ad altre tecniche esistenti e soprattutto la velocità di realizzazione dell’opera, almeno tre volte superiore rispetto alle altre tecniche di palificazione. Contrariamente alla messa in opera di palancole, durante la battitura dei pali in ghisa duttile, il sottosuolo non è esposto a vibrazioni pertanto è possibile un inserimento dei pali quasi privo di scosse nelle immediate vicinanze di costruzioni edili esistenti. 

Campi di applicazione

I pali battuti in ghisa duttile servono per:

Procedimento di battitura

Il primo tubo da battere, dotato di una scarpa di battitura, viene posizionato e battuto nello scavo preliminare già effettuato in anticipo a livello dello spigolo inferiore della fondazione.

Si distinguono due tipi di punte di battitura:

Gli elementi successivi vengono inseriti nell’estremità conica di quelli precedenti, fino al raggiungimento della profondità richiesta. La connessione rigida tra i singoli elementi del palo viene assicurata dalle forze generate dalla battitura e l’eventuale parte eccedente viene tagliata alla quota di progetto. Il sistema esclusivo di collegamento a bicchieri conici offre una rapidità di connessione incomparabile e una rigidezza elevata. Grazie alle possibilità di iniezione del calcestruzzo, in pressione oppure no a seconda del tipo di palo, il nostro sistema si adatta pressoché ad ogni stratigrafia di terreno: pali gettati o non gettati, pali di punta o di attrito.

Punti di forza

IN CANTIERE CI AVVALIAMO DI:

  • escavatore da 20-40 tonnellate
  • martello idraulico dotato di un peso compreso tra 1.700 e 2.200 kg
  • testa di battitura standard o con attacco per l’iniezione (pali gettati)
  • pompa per calcestruzzo in grado di erogare 20 m3/h a 40 bar (necessaria solo per i pali gettati)
  • mola a disco elettrica o a scoppio

Aspetti tecnici dei pali battuti in ghisa duttile

Portata dei pali in ghisa duttile

La portata interna dei pali è determinata dal diametro del tubo in ghisa (diametro esterno e spessore) e dal ripieno di calcestruzzo che si trova all’interno del tubo, senza possibilità di estendersi in direzione trasversale. Invece la portata esterna del palo è determinata dal tipo e dalle caratteristiche del terreno che circonda il palo. 

Tipi di pali battuti in ghisa duttile

Pali gettati

Un’iniezione del manto è generalmente eseguita in caso di asportazione del carico in terreni non adesivi. Da una parte l’iniezione crea un maggior diametro del palo e pertanto una maggiore superficie curva, dall’altra parte, a causa di un forte ingranaggio, aumenta notevolmente l’attrito del manto sulla superficie di contatto con il terreno non adesivo.

Pali non gettati

I pali sono battuti in modo non iniettato quando sono inseriti in terreni sufficientemente adesivi e portanti, o quando sono messi in opera su roccia. Per questo tipo di pali può essere pienamente sfruttata la portata interna dei pali in quanto, paragonati ai carichi della costruzione stessa, sono battuti con forze più grandi fino all’arresto.

Pali di punta

Questo tipo di pali sono indicati per l’attraversamento di terreni mediocri che non mobilitano l’attrito laterale e l’ancoraggio su strati rocciosi o strati portanti molto profondi. In base alla profondità effettiva dello strato portante calcoliamo la lunghezza dei pali. A seconda delle caratteristiche del terreno valutiamo la possibilità di computare l’attrito laterale. Inoltre mediante getto dell’anima del palo incrementiamo la capacità portante.

Pali ad attrito

I pali di attrito permettono l’attività di ammorsamento in strati coesivi o granulari per mobilitare la resistenza laterale, anche in presenza di terreni mediocri sovrastanti. In base alla resistenza effettiva degli strati attraversati definiamo la lunghezza del singolo palo. A seconda delle condizioni valutiamo la possibilità di computare la resistenza di punta in base al terreno. Inoltre mediante getto in pressione del palo incrementiamo la capacità portante.

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